Separarsi … insieme

Velia Bianchi Ranci

 

Vorremmo mettere a fuoco un momento particolare del lungo e travagliato processo che accompagna la decisione di una coppia, che ha già dei figli, di separare le proprie vite.

 

La separazione dei genitori, si sa, oggi fa parte dell’esperienza di gran parte dei bambini/ragazzi, e può avvenire in qualsiasi momento del loro sviluppo psicofisico.

Questa constatazione di generalizzazione del fenomeno rassicura un po’ i genitori che si trovano a prendere questa decisione, perché pensano, probabilmente con ragione, che per i figli avere tanti compagni nella stessa situazione li aiuterà a trovarla “normale” e a superare l’inevitabile dolore della perdita.

 

Non vorremmo però che questa visione di “normalità” portasse a dimenticare che la possibilità di approdare ad un nuovo soddisfacente equilibrio familiare dopo la separazione della coppia richiede un faticoso lavoro di restare insieme come genitori anche nei momenti più impegnativi e conflittuali, che fanno parte di ogni processo di separazione.

 

Un momento fondamentale da questo punto di vista è la comunicazione ai figli della decisione di separarsi.

 

La necessità e nello stesso tempo la problematicità di questo momento è in generale sentita da tutti.

 

Necessità:

Non che i figli abbiano bisogno di una comunicazione esplicita per capire che il rapporto tra i genitori è cambiato; ma ne hanno bisogno per mantenere (o riprendere nei casi più difficili) un contatto vitale con l’unità genitoriale. Perché quello che è importante non è comunicare che saremo sempre il loro papà o la loro mamma, ma che saremo insieme nella responsabilità genitoriale nei loro confronti. Per questo non è la stessa cosa dire insieme “per te saremo sempre i tuoi genitori” o comunicarlo ognuno dei due separatamente.

 

Problematicità

Perché spesso è così difficile comunicarlo insieme? A questa domanda ogni coppia potrebbe rispondere in modo diverso. Certamente, nel momento in cui si fa lo sforzo doloroso di dividere tante cose che prima ci univano, rimettersi insieme per quella parte così importante della propria vita che sono i figli può essere sentito come contradditorio, o addirittura impossibile. Ma bisogna essere consapevoli di questa contraddittorietà, riflettere sulla sensazione di impossibilità, e infine accettare che una parte di noi, quella che è in relazione coi figli, non si può considerare separata, ma unita in un altro modo, che ogni coppia si costruirà nel tempo, in accordo con i propri mutati obiettivi e con le esigenze evolutive dei figli.